Storiella 87 – Il principe morito

Una volta, un principe a cavallo vide una ferbellina dal manto argentato e la inseguì nel fitto del bosco, dove perse le sue tracce in una radura in cui crescevano splendidi fiori che non aveva mai visto. Smontò da cavallo con l’idea di raccoglierne un mazzo per la regina sua madre, ma quando li annusò, ebbe un malore e cadde a terra.
Non riusciva a muovere un muscolo, né a parlare e respirava talmente piano che sembrava immobile come una statua.
Alla sera, i domestici del castello andarono a cercarlo e lo trovarono solo grazie al fiuto dei loro segugi.
A tutti loro sembrava non respirasse, così dissero “Povero principe, è morto”.
Il principe sentiva tutto e fu preso da grande sconforto, ma non poteva dire o fare niente.
I domestici andarono a chiamare le guardie, che osservarono il giovane e dissero “Povero principe, è morto”.
Il principe avrebbe voluto dire che non era vero, ma non poteva muoversi.
Le guardie andarono a chiamare il re e la regina, che abbracciarono il principe e dissero “Povero figlio, è morto”.
Il principe cominciava pure a stufarsi, ché non era morto, ma a nessuno pareva importare.
Il re e la regina mandarono a chiamare i dottori, che visitarono il corpo e dissero “Il principe è morto”.
A quel punto ci credette pure il principe e se ne stette buono buono, ma tanto non se ne accorse nessuno.
Fu adagiato proprio in quella stessa radura e là rimase, finché un giorno, una bambina, inseguendo una ferbellina dal manto argentato non si infilò nel fitto del bosco e lo trovò.
Il fratello maggiore, che era dietro di lei, le raccontò la storia del principe.
“E così il principe morò?” chiese lei.
“Morì” la corresse lui “Il principe morì”.
“Eh, sì, è morito” chiarì la bimba.
Sentendo quel battibecco infantile, il principe scoppiò a ridere e si svegliò.
“Grazie” disse ai due bambini “Mi avete risvegliato”.
“Sono stata io” precisò la bimba “Ora tu mi sposi e io divento una principessa.”
Il principe ci pensò un po’ e alla fine le rispose.
“Non lo so. Intanto possiamo essere amici”.

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