
“Come si racconta una leggenda? Ed è possibile trovare la verità che vi si cela?”
Una dichiarazione d’amore per la storia e il territorio, che pagina dopo pagina si articola in una sinestesia emotiva tra musica, scrittura e pittura.
Un libro intenso e breve, della durata di una sinfonia, e trainati da questa, può essere a ere visto simbolicamente come un’orchestra molto eclettica diretta da un ricordo di umanità che come una bacchetta leggera convoglia l’attenzione su un passaggio piuttosto che su un altro, sulla storia di una persona, di un luogo o su una leggenda locale.
Il racconto di un concerto alla fine degli anni ’70 diventa il fulcro di un vortice di ricordi, sensazioni ed emozioni che inevitabilmente cattura e fa danzare sul vento di una melodia sempre presente e sempre discreta tanto i personaggi quanto i lettori.
Vortice di storie, di parole e di colori, quelli del racconto illustrato della vita di Lelia Caetani, la “principessa” dei Sermonetani. Non un’appendice al racconto, ma finitura essenziale dello stesso, quando, esaurite le vicende sul finale aperto delle vite di ciascuno, le parole lasciano spazio alle riflessioni e all’immaginazione.
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