
Immobile, eretto sotto gli scrosci
d’acqua bollente, lascio che ogni traccia
di grigio e mezzitoni sia detersa
Passati tanti anni, mi conosci
sai che questa è la mia vera faccia
e mia ogni macchia che l’attraversa
Mentre combatto a voce sostenuta
scontri verbali e duelli immaginari,
l’acqua disegna la tua iconografia
Il cuore vive ciò che l’occhio scruta
Cosa siamo noi? Amanti. Avversari
Quella macchia dentro che non va via
I miei occhi macchiati della pittura
non ancora asciutta del tuo ritratto
che osservo senza che tu te ne accorga
Opera d’arte embrionale, matura,
la nostra storia in quel momento esatto:
si apre il sorriso, la lacrima sgorga
Sulle mie mani le macchie indelebili
di te, della tua pelle, i tuoi capelli
segni che penetrano fino all’osso
al midollo di note così flebili
da perdersi, di chine e acquerelli,
di te, che sei l’amore in nero e in rosso
Commenta