
Cambierò il nome, cambierò la veste,
mi coprirò di candidi indumenti
Un riflesso sull’asfalto bagnato
svelerà le mie menzogne più oneste
al chiarore di lumi reticenti
nella caligine, bianco in agguato
in contrasto, sarò, sul nero opaco
del fondale di questi anni percorsi
sarò l’alba che affonda nella notte
pugnalando il mio destino ubriaco
che intossicato dai troppi rimorsi
vaneggia, sputa in terra e se ne fotte
Come un’ombra in negativo mi aggiro
tra i barlumi d’alte stelle illusorie
indifferente alle ombre senza forme
già passate nel tempo di un respiro,
attori comprimari di altre storie
Sogno in itinere d’un io che dorme
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