
Un’eco d’infanzia. Racconti affini
all’umano mito della creazione
vibrano, s’odono nelle note più alte
del canto degli uccelli mattutini
e, nella notte, nella narrazione
del lamento opprimente di efialte
Muti. Andrebbero solo sentiti
con il bisogno di credere ancora
che possano, talvolta, essere veri
ma non ci sono favole, né miti
oltre l’esito morale che affiora,
la ruggine che disgrega gli imperi
Così, questo sole-utopia splende
sui misteri celati in bella vista
tra i moti ordinati di strade imgombre
Madre antica di tutte le leggende
perdona noi – qualora tu esista –
che vediamo del sole solo le ombre
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