Il volto imperturbabile ai soprursi,
le braccia incrociate, chiuse, in attesa
dei vinti: la posa dei vincitori,
contro il sole che sorge all’orizzonte.
Con le braccia, anche gli occhi si son chiusi
per non vedere quella mano tesa;
e così si sono chiusi anche i cuori
nella morsa dell’acqua sotto un ponte.
Ogni bocca chiusa oggi racconta
il rifiuto per le vite sofferte.
Sappiatelo, quando il sole tramonta
fa freddo anche con le braccia conserte.
Non voltiamo le spalle a questa onta:
rimaniamo con le braccia aperte.
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