E nessuuuuuuuuuu…
…nocapìquellochevolessedireilgatto.
E né su e né giù
per questo assurdo fatto
si capì che il gatto
era disposto a parlare
soltanto a quel matto
che volesse d’ascoltare.
Cosa dire? Cosa fare?
Si può fare, si può dire
forse “Micio, vuoi parlare?”
Ma poi proprio sul finire
si sta zitto, ah, che ardire
aver la voce e non usarla
“Parla o mi farai impazzire”
“Maledetto gatto, parla!”
Ora è arduo a dimostrarla
questa cosa che non riesce,
sta di fatto che non parla:
resta muto come un pesce.
E la furia allora cresce
“Parla, gatto maledetto!”
E così alla fine esce
ma sortisce un grand’effetto:
dal suo essere perfetto,
che di turbe è stato reo,
ha parlato, il gatto ha detto
solamente e solo “Meo?!?”
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