
Ogni giorno, due volte al giorno, porto Gegè al parco della Montagnola. Gegè è un cane.
Ogni giorno, da un po’ di tempo, incontro un ragazzo, dice di chiamarsi Bob. Bob avrà una ventina d’anni, è gentile e premuroso, ogni giorno, dicevo, o quasi, mi aspetta all’ingresso del parco, mi saluta e mi chiede “come va? tutto a posto?”.
Bob sorride sempre.
Bob è uno spacciatore.
Non un grande spacciatore, un piccolo spacciatore. La Montagnola è piena di piccoli spacciatori, per lo più ragazzetti arrivati da poco in Italia.
Bob è nuovo, “lavora” al parco da circa un mesetto. Di solito quando mi chiedono “come va, amico?”, “tutto bene?”, ” serve qualcosa?” o cose del genere, faccio finta di non sentire e tiro dritto. Eh sì, dopo un terzo di vita passata a Bologna mi sono imborghesito e sto diventando uno di quei bolognesi con la puzza sotto il naso (“quei bolognesi” nel senso che anche se lo dice un bolognese si riferisce ad altri bolognesi, quindi tanto varrebbe togliere l’attribuzione geografica… vabbè). Dicevo, di solito tiro dritto, ma di fronte al sorriso di Bob non ci sono riuscito. È un sorriso contagioso. Bob non si porta dietro alcun odore dolciastro, non ha gli occhi arrossati, i suoi movimenti sono fluidi ed eleganti. A molti commessi di negozi d’abbigliamento non darei la stessa fiducia istintiva che darei a Bob. Comunque un mesetto fa Bob mi blocca la salita al parco col suo sorriso e mi chiede “come va?”, io rispondo al sorriso e anche alla domanda “tutto bene, grazie, tu?” “bene, bene, tutto a posto?” Bob parla bene l’italiano, ma li istruiscono per dire solo alcune cose, a lanciare l’amo, io abbocco e glielo dico papale papale “tu nascondi qualcosa”
Bob sorride (sorride sempre) “perché dici così?”
Gli spiego che il mio cane ha 10 anni (ne ha 9 in realtà ma non credo che per Bob faccia una grande differenza), ha 10 anni e quindi sono 10 anni che lo porto ogni giorno, due volte al giorno, al parco e ogni volta c’è qualcuno, di solito più d’uno, che mi chiede “come va? come stai? tutto bene?” e il 100% delle volte vuole vendermi qualcosa, non specifico, cosa Bob lo sa.
Da allora ci salutiamo tutti i giorni, Bob continua a chiedermi come va e credo sia sincero.
Oggi ho risposto come al solito “e tu?” e lui come al solito “tutto bene, amico”
Poi mi è venuto da chiederglielo, una domanda uscita male “no, davvero, tutto bene?”
Bob non ha risposto, si è leccato le labbra, mi ha messo una mano sulla spalla e si è girato dandomi la schiena, è tornato dai suoi compagni.
Bob è un piccolo spacciatore della Montagnola. Bob sorride sempre.
“Tutto bene, Bob?”
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