Tutto quello che siamo è adesso.
Viviamo finché c’è dato in sorte,
tra l’esito casuale di un amplesso
e la morte.
Quando la morte ti è così vicina,
ma non è per te, ti attraversa e passa,
cosa diventi, un morto che cammina
a testa bassa?
Ti guarda dagli occhi di un caro inerme,
guarda dentro la tua anima in pena,
ti scava dall’interno come un verme
nella cancrena.
Ti rimane addosso come un sigillo,
mentre disperato ti batti il petto
ti sussurra ancora e ancora 《Dillo,
poeta maledetto,
dillo, e se non riesci a parlare scrivi》
Quante volte inascoltato l’ho detto?
Sono un morto che cammina tra i vivi.
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