Si alzano le luci su un quadro famigliare. Moscardo e Sagginella seduti su delle sedie circondati da amici e parenti (nell’esempio: Ribes, Mirtillo, Campanula, Quintilio, Parruccone, Cedrina, Lucciola, Smerlotto e Nerigno). Poco lontano Ciuffetta gioca a terra con due cuccioli. È passato del tempo e ci sono segni di cambiamento (ciabatte, pipa, occhiali ecc.).
Sembrano tutti molto soddisfatti. A un certo punto uno di loro alza lo sguardo e indica il cielo, tutti alzano lo sguardo e seguono il volo di Kehaar sopra le loro teste mentre si abbassa di quota e atterra fuori scena.
Entra in scena Kehaar.
KEHAAR: Un saluto a foi, conighli!
MOSCARDO: Kehaar, che piacere rivederti.
KEHAAR: Jè pello ritrovarvi così bene sistemati, jà!
SAGGINELLA: Sì, le cose vanno decisamente per il verso giusto.
KEHAAR: Oh, non per tutti.
QUINTILIO: Che vuoi dire?
KEHAAR: Fi porto notizie. Non so che tirfi se puone o cattive.
MIRTILLO: Dicci tutto.
KEHAAR: Foi ricorta Cenerale Fulneraria? Cran Conighlio di Efrafa?
I conigli si guardano sorridendo.
KEHAAR: Tue ciorni fa è stato preso da un cane. Zack! Uno scrullone ed era Cenerale Funeraria…
I conigli rimangono un attimo in silenzio.
PARRUCCONE: La giusta fine per un animale da combattimento come quello.
RIBES: Era feroce.
NERIGNO: Era un valoroso.
CAMPANULA: Sì, ma se la prendeva con i nemici sbagliati.
NERIGNO: Non è morto, sapete? Nulla può uccidere certe idee. Lui faceva sentire i conigli migliori.
CEDRINA: Anche se non lo erano.
NERIGNO: Li faceva sentire superiori.
LUCCIOLA: Ma superiori a chi?
SMERLOTTO: Di certo non ai cani.
NERIGNO: Faceva essere i conigli nella conigliera più… Vicini tra loro.
MIRTILLO: Sì, ma allontando gli altri.
MOSCARDO: Non dirlo Nerigno, non avevate bisogno di lui per essere migliori.
KEHAAR: Fero! Ciusto! Cuardate cosa avete costruito qvi!
Tutti si rivolgono a Ciuffetta che bada a i cuccioli.
CIUFFETTA: E allora dopo che ebbero passato il fiume a nuoto, guidò il suo popolo attraverso una landa desolata, selvaggia sterminata. Molti di loro avevano paura, però lui conosceva la strada e al mattino dopo giunsero in una valle verde, bellissima, dove l’erba era dolce e buona. Lì trovarono una conigliera, ma era una conigliera stregata. Tutti i conigli portavano collari luccicanti e cantavano come usignoli.
“Ah sì, questi sono i conigli del principe arcobaleno” dissero alcuni “vivremo con loro e diventeremo principi anche noi”
Ma Frits apparve loro in sogno e li avvertì che quella conigliera era stregata. Tutti allora scapparono via e l’incanto prese la forma di un uccello bianco e li benedisse.
QUINTILIO: Mi sa che la conosco questa favola, ma non ricordo dove l’ho già sentita
CAMANULA: I figli dei nostri figli sentiranno una bella storia di conigli
Smerlotto fa una rumorosa pernacchia.
TUTTI: Smerlotto!
SMERLOTTO: (ride come un deficiente) Ahahah!
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