TESTO:
CORO
Mi dette Dio così
di fare penitenza
tra gli ultimi ed è lì
che fui portato senza
il disgusto di prima,
quell’amara presenza
divenne dolce rima.
SOLISTA
Nel nome di Francesco anche io
guardo e prendo fra le mani il volto
del lebbroso dolce fratello mio
e dolce è il sapore che molto
m’era parso amaro e ascolto
lamenti, risate, ma come
posso stare fermo, ma come
faccio a non agire in suo nome.
CORO
Al Padre mio poi chiesi
la fede che ora anelo
e dei fratelli scesi
fino a me dal cielo
non sapevo che farne:
vivere il Vangelo
vita, sangue e carne.
SOLISTA
Così anch’io fratello e sorella
per Francesco accolgo con amore,
per vivere la buona novella
nel nome suo, nel nome del Signore.
Sora Morte e frate Dolore,
Madonna Povertà, ma come
posso stare zitto, ma come
faccio a non agire in suo nome.
CORO
Mi dette Dio così
di fare penitenza
tra gli ultimi ed è lì
che fui portato senza
SOLISTA
il disgusto di prima,
quell’amara presenza
divenne dolce rima.
Canto tratto dallo spettacolo teatrale In nome di Francesco, scritto e diretto da me, con le musiche di Vincenzo Germano e realizzato da alcuni membri Gifra Bologna San Francesco, Gifra Bologna Sant’Antonio, Ofs Bologna San Francesco e i Frati della Basilica di San Francesco.
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