Chest’è ‘l male de l’ammasso soperco
de grossi, de lire, soldi e danari.
Chest’è avarizia, la fanno l’avari
pe tutto l’ariento a forma de cerco.
Dalle derrate, pe fare altro avere,
chi li s’impresta ce vole guadagna,
sicché è uno ladro, oltre c’avaro.
Per ogne dui giorni, chest’usuriere,
de l’una moneta chierte compagna.
Credesi forse che ‘l tempo è danaro?
Anco a lo monaco multo l’è caro,
pe soldi assolve tutt’omini rei.
Sì predica bene in nomine Dèi,
ma razzola male com’ogne cherco.
Chest’è ‘l male de l’ammasso soperco
de grossi, de lire, soldi e danari.
Chest’è avarizia, la fanno l’avari
pe tutto l’ariento a forma de cerco.
Pe face soldi la peggio malia
è la mercatanza de ‘l divino dono,
como ha insegnato lo Simon Mago.
Chesto è lo male de la simonia,
ca pure se ricco Sant’Omobono
have passata la cruna de l’ago,
trovandose poscia ‘n balia de ‘l drago.
Cui cerca salute ‘n cambio di conio
nulla li vale, ca esso dimonio
face la pentola e no lu coperco.
Chest’è ‘l male de l’ammasso soperco
de grossi, de lire, soldi e danari.
Chest’è avarizia, la fanno l’avari
pe tutto l’ariento a forma de cerco.
Tenere da conto laidi talenti
non lemosinare li pori cristi,
donare a giullari nella taverna,
avere la borsa colma d’arienti.
Chest’è la guisa de como s’acquisti
co lo danaro la dannanza etterna.
Diconlo sterco della bestia ‘nferna,
ma se semo noi peccatori tutti
ca ne lo ‘nferno saremo condutti,
morròmmi alotta coverto de sterco!
Chest’è ‘l male de l’ammasso soperco
de grossi, de lire, soldi e danari.
Chest’è avarizia, la fanno l’avari
pe tutto l’ariento a forma de cerco.
Commento:
Questo è il peccato dell’accumulo eccessivo
di grossi, di lire, soldi e denari (vari tagli di monete).
Questa è l’avarizia, colpisce gli avari
a causa di tutti i metalli a forma di cerchio.
Chi vuole moltiplicare i propori averi
li presta in cambio di un guadagno,
in questo modo dimostra di un ladro, oltre che avaro.
Per ognu due giorni, questo usuraio,
per ogni moneta prestata ne vuole un’altra.
Crede forse che il tempo è denaro?
Anche il monaco tiene in pregio il denaro,
tanto che per soldi assolve i peggiori peccatori.
In questo modo predica bene in nome di Dio,
ma razzola male, come ogni chierico.
Questo è il peccato dell’accumulo eccessivo
di grossi, di lire, soldi e denari.
Questa è l’avarizia, colpisce gli avari
a causa di tutti i metalli a forma di cerchio.
L’azione pià deprecabile per trarre gudagno
è la compravendita dei doni divini,
secondo l’esempio di Simon Mago.
Questo è il peccato della simonia,
per cui anche se era ricco Omobono (da Cremona)
ha passato la cruna dell’ago (è diventato santo),
trovandosi però subito oltre alla mercé del diavolo.
Chi cerca di comprare la propria salvezza
non ottiene nulla, poiché il demonio
fa le pentole ma non i coperchi.
Questo è il peccato dell’accumulo eccessivo
di grossi, di lire, soldi e denari.
Questa è l’avarizia, colpisce gli avari
a causa di tutti i metalli a forma di cerchio.
Desiderare e curare proventi di attività illecite,
non fare le elemosina ai più poveri,
finanziare gli spettacoli dei giullari nelle taverne,
essere ricchi.
È in questi modi che si conquista
col denaro l’eterna dannazione.
Lo chiamano “sterco del diavolo”,
ma se comunque siamo tutti peccatori
destinati all’inferno,
voglio morire coperto di sterco!
Questo è il peccato dell’accumulo eccessivo
di grossi, di lire, soldi e denari.
Questa è l’avarizia, colpisce gli avari
a causa di tutti i metalli a forma di cerchio.
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