Piccolo Cuore 18

Il cuore si rivolse alla luna.
“Sono arrivato troppo tardi forse?”
E la luna, che lo ascoltava, sorse
oltre il deserto, dietro una duna.

“Quando non hai più speranza alcuna
troveremo insieme nuove risorse.
Io ho sempre seguito le tue corse,
ma come te, io sono solo una.

– disse la luna – Mi duole
dover andar via mentre ti consolo,
però sta sorgendo il sole;

se lo vorrai seguirà lui il tuo volo.”
Ma come chiunque se vuole,
il cuore è uno, il cuore è solo.

Una risposta a "Piccolo Cuore 18"

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  1. Non so esattamente cosa rappresenta la Luna per Piccolo Cuore, lui può ottenere delle risposte da lei, io no, è una relazione diversa. Anche io a volte le rivolgo i miei dubbi e le mie richieste, in questo forse è vicina a come immagino la Provvidenza se fosse qualcosa di materiale: è sempre lì anche se non la vedi, opera costantemente e quando finalmente si mostra è per ricordarmi che c’è sempre stata e che è il Sole a illuminare anche lei. Non so neanche bene cosa rappresenta il Sole, di sicuro un principio molto elevato, così elevato che a volte i suoi raggi mi hanno bruciato quando mi ha sorpreso vestito solo delle mie meschinità, così grande che di fronte a un fallimento esistenziale ho preferito fuggire in un sentiero al riparo delle ombre. Ma una cosa che ho imparato guardando di nascosto i sole tra le fronde umide è che sa essere molto paziente, quando il sentiero finirà lui sarà ancora lì per scaldarmi. Spero per allora di aver capito, come Piccolo Cuore, che si è soli solo se lo si vuole.

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